Uno stesso geroglifico poteva denotare più oggetti con significato diverso. La comprensione di queste parole era facilitata dall’uso di segni detti "determinativi" che, posti alla fine della parola, aiutavano a determinare l’esatto significato della stessa, indicandone la categoria semantica. Il segno dell’uomo che porta una mano alla bocca, per esempio, può indicare più azioni: mangiare, bere, leggere ad alta voce, gridare, cantare. Analogamente, un paio di gambe in movimento possono significare più azioni: arrivare, partire, scendere, viaggiare, trasportare. Uno stesso segno inoltre poteva essere interpretato sia nella valenza di determinativo sia in relazione a ciò che illustrava. Il segno dell’acqua, se posto alla fine di una frase, rappresentava qualcosa che era associato all’acqua, come l’azione del bere, una cateratta o il Nilo stesso; quando invece era affiancato da una barra verticale, acquistava significato di per sé, indicando semplicemente l’acqua.